Un nuovo genere letterario riempie lo spazio vuoto lasciato dall’estinguersi dell’epica: in essa, nell’età classica e medievale, l’eroe ricerca la verità attraverso una serie di peregrinazioni, sia geografiche che interiori, che lo conducono ad una soluzione conclusiva e soggettivamente soddisfacente. Nell’Ottocento si fa strada il romanzo, una narrazione più lunga del racconto che vuole collegare i fatti rappresentati con un ordine corrispondente a quello della realtà, il quale intende mantenere una relativa pretesa di oggettività. È questa tendenza al realismo che alimenta l’interesse dei contemporanei attorno ad un genere che tenta di narrare vicende, anche tortuose e tormentate, all’interno di scenari ambientali e sociali ben determinati e fedelmente contestualizzati.